I consigli del pediatra:
- Preoccupatevi se il bambino è mogio, anche senza febbre, diverso dal solito e se presenta affanno o respiro frequente. Parlatene con il pediatra.
- Far bere molti liquidi.
- Non dare mucolitici per sciroppo o supposte nei primi 2-3 anni di vita.
- Non dare sedativi della tosse, soprattutto nei primi 2 anni di vita.
- Non usare prodotti come unguenti per inalazioni o cataplasmi.
- Non fare fumenti all’antica: l’umido aiuta ma c’è il rischio di ustioni.
- Non usare prodotti balsamici profumati sciolti in acqua per umidificare l’ambiente, sotto i 3 anni.
Igiene di vita:
Lavarsi le mani prima di occuparsi del bambino.
Insegnare al bambino a tossire in un fazzoletto monouso o, in assenza, nell’incavo del gomito.
Se la tosse è associata a un’ostruzione nasale, bisogna procedere al lavaggio del naso con soluzione fisiologica o altre soluzioni saline (utilizzando anche un aspiratore nasale se necessario), più volte al giorno (soprattutto prima di mangiare e prima di andare a letto).
Se la tosse aumenta con la posizione distesa, sollevare leggermente il materasso dalla parte della testa in modo da tenere il busto leggermente sollevato (per esempio far scorrere un piccolo cuscino sotto il materasso).
Tenere fresca la stanza del bambino (a una temperatura di 19-20 °C) e assicurare una buona umidificazione e un adeguato ricambio d’aria nella camera.
Alcuni rimedi “della nonna” possono essere efficaci: per esempio il miele sciolto nel latte caldo può alleviare il fastidio causato dal bruciore alla gola e sedare la tosse, soprattutto di notte, ma va somministrato solamente dopo l’anno di età (rischio di botulismo sotto tale età).
Non fumare in casa, anche al di fuori della camera dove il bambino dorme.
Non tenere il bambino in casa: fatelo uscire (se il tempo lo consente).
La tosse
La tosse è un sintomo comune nei bambini, spesso associata a un’infezione delle vie respiratorie, soprattutto nei primi anni di vita. Molte sono le cause e dobbiamo considerare che la tosse è un riflesso naturale e indispensabile per la difesa dell’organismo, non rappresenta una malattia ma un sintomo, ed è importante identificarne la causa prima di instaurare una terapia. La tosse si presenta nelle infezioni respiratorie nel periodo della prima infanzia. È quindi spesso associata ai sintomi del raffreddore (rinofaringite), tra cui il naso che cola.
Le cause della tosse
- Infezione delle vie respiratorie
- Sinusite
- Laringite, laringotracheite ecc.
- Bronchiolite
- Bronchite
- Pertosse
- Broncopolmonite/polmonite
- Asma
Altre cause:
- Rigurgito (reflusso gastroesofageo)
- Fattori ambientali (fumo di sigaretta “passivo”, inquinamento)
- Corpo estraneo
- Tosse psicogena
Tipi di tosse
Grassa (definita anche tosse produttiva) con secrezioni di muco. L’espettorato che viene espulso è rappresentato da muco e può essere in parte consistente. Questo non avviene nel bambino sotto i 3-4 anni perché lo ingerisce.
Secca (definita anche non produttiva), dovuta a un’irritazione delle vie respiratorie. Spesso continua, fastidiosa, si accentua con la posizione distesa.
Abbaiante o metallica, tipica delle infiammazioni laringee, delle laringiti e del laringospasmo.
tosse convulsa da pertosse o tossi dette “pertussoidi”, caratterizzate da crisi che sembrano far soffocare il bambino che arriva quasi a non riuscire a respirare e quando riesce a inspirare fa un rumore che sembra quasi il raglio di un asino (tosse asinina).
L’assenza di tosse non esclude la presenza d’infezioni polmonari o pleuriche. In questi casi, però, sono presenti sintomi “importanti” quali forti dolori toracici, soprattutto a livello toracico anteriore, dolori addominali anche violenti (se c’è infiammazione delle parti basse dei polmoni/pleure), compromissione dello stato generale.